La cosa migliore che può capitarti nella vita è sentirti parte di qualcosa al punto da emozionarti anche solo pensandoci.
Capita, non lo scegli. È come il famoso colpo di fulmine, le farfalle nello stomaco, l’amore a prima vista. È successo così, per me.
Un amore improvviso che ogni giorno si moltiplica e si amplifica facendomi sentire parte di qualcosa che merita di essere vissuto, coltivato, difeso.
Mi sono innamorata della Maison Le Fanfarlo appena sono entrata e mi sono innamorata dei sorrisi, delle voci, delle risate, della consapevole spigliatezza e leggerezza delle donne che la popolavano.
Prima ancora però mi ero innamorata della loro missione: vivere il Burlesque non come fine ma come strumento di empowerment femminile.
Nel corso di questi anni ho capito che è lì che si annida la chiave della nostra coesione, del nostro spirito di squadra, della nostra voglia di rivalsa.
La Maison Le Fanfarlo è la tana di cervelli pensanti e pieni, di donne meravigliose che non hanno paura di ri-appropriarsi del loro corpo e della loro femminilità. Un covo di donne multiformi contraddittoriə, timidə, sfacciatə, pigrə, energichə, generosə, ingenuə, perversə, gentili, impulsivə, prudenti, orgogliosə.
Donne che non stanno dentro definizioni soffocanti e stereotipate, luoghi comuni e facili banalizzazioni.
Femministe, fino all’ultima cellula pulsante, che si spogliano perché lo vogliono, perché le diverte, che si riuniscono per gridare a pieni polmoni che i corpi sono tanti, tutti diversi ed ugualmente validi e meritevoli di rispetto e dignità. Meravigliose creature che non mirano a compiacere ma ad esprimere le loro storie e le loro identità.
Vivere in Maison Le Fanfarlo ti insegna tante cose e io in questi anni ho imparato e sto continuando ad imparare molto.
Per esempio, ho scoperto la differenza tra l’essere consapevolmente leggere e l’essere superficiali. Vi assicuro che la superficialità non ci interessa e non ha mai varcato le soglie del nostro giardino profumato! Una donna consapevolmente leggera è l’esatto opposto di una donna superficiale. Pensateci.
Ho capito che ci si spoglia (non è così automatico, potete smetterla di sghignazzare!!), si, ma non solo di corsetti e calze quanto di insicurezze, di paure, di pregiudizi e del pensiero giudicante altrui.
Ma soprattutto continuo ad apprendere e a godere del significato pratico della parola sorellanza.
Non ho mai visto donne più belle di quelle che popolano la Maison: le mie sorelle Fanfarlo. Le ammiro. Così ricche di contenuto, intelligenza, allegria, fantasia, orgoglio, gentilezza, coraggio.
Più le guardo, più mi innamoro, più imparo, più ritrovo senso e coesione nella frase che più ci rappresenta:
“Abbiamo un cervello e un reggicalze e non abbiamo paura di usarli, entrambi”
Ecco è così che mi sono innamorata del Burlesque e delle Fanfarlo, dell’idea seducente di cervelli pensanti e corpi consapevoli.
È così che ho scelto di prendere e occupare il mio spazio, leggera e consapevole.
Oggi sono un’orgogliosissima Fanfarlo e non vedevo l’ora di raccontarlo al mondo!